LE FOTO SCOMODE

Ne avevo parlato tempo fa. Ora è qui che canta in loop infinito. Oltre che essere una brava, ma sottovalutata, attrice, Toni Colette è anche una cantante. E di quelle brave. Che' questa canzone è più che perfetta. Melodia semplice ma efficace, ottima interpretazione e testo meraviglioso.

Perfetta per una serata come questa, dove i ricordi ti assalgono. Talmente tanto scontato sapere di che ricordo si tratta, che non ci fai quasi più caso. E ti ritrovi muto, in questo silenzio ostinato, a ricordare tutto il processo. La notizia, l'attesa, il dolore, l'addio.

Chi, per fortuna, non ha mai perso nessuno, non può capire il dolore che si prova quando una parte di te, ti viene strappata. Ti ritrovo solo, con una famiglia che non riesce a pensare anche a te. Ti ritrovo solo, anche con le persone intorno.

Ti accorgi che il ricordo sta riaffiorando, perchè cambi espressione, ti chiudi, non comunichi più con nessuno e non vuoi essere disturbato. E' autolesionismo. Vuoi restare solo.
Al lavoro, in macchina, a casa, magari mentre stai davanti al tuo computer. Ti prende e ti porta gù. Ormai lo sai, sono sette anni che funziona cosi. Sette anni. Che' il viso alle volte lo dimentichi, ma le mani no. Quelle mani gonfie, viola, immobili. E il profumo. Quel profumo di lavoro, di farina.

Ma per il viso ci sono le foto. Questo lo sai.
Bellissime, scomode foto.
Come quelle di cui canta Toni Colette.
Beautiful Awkward Pictures da prendere qui, tramite sendspace, per chi vuole.

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