21 febbraio 2007

DEDICATA



parlami ancora delle sere d’estate, con il cocomero in mano, fuori, sul balcone profumato
parlami ancora della vespa che non si accende, del tuo amico senza occhio
parlami ancora dell’imbarazzo della prima volta al ristorante
parlami di quel cappello
parlami di quel posto, in salita verso il cielo
parlami della tua bevuta domenicale
parlami di quei cuscinetti che servirono a muovere le tue gambe

[sono anni che non pronuncio il tuo nome con il cuore in mano ma non ce la faccio]
parlami ancora di quella trota enorme
parlami ancora degli zingari e di come si divertono con la mia moto
parlami ancora dei tuo silenzi in uniforme
parlami dei tuoi affari, raccontami i tuoi casini
parlami di quando hai lasciato il castello dei masters fuori dalla porta
parlami di quando abbiamo rotto il mobile con una pallonata
parlami della notte, di quando vai in giro
[sono anni che non pronuncio il tuo nome con il cuore in mano ma non ce la faccio]
parlami ancora delle tue montagne
parlami ancora di andrea s’è perso e di come piangevo
parlami ancora di quando mi hai perso
parlami della tazzina volata in aria
parlami di quando sei caduto
parlami di quante edelweiss hai incontrato
parlami di quanto sei orgoglioso di me
[sono anni che non pronuncio il tuo nome con il cuore in mano ma non ce la faccio]

1 commento:

Anonimo ha detto...

....

io

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