13 febbraio 2006

HO VISTO AL CINEMA



praticamente il nulla... giusto due o tre scene e poi tutto svanisce nel banale, gia' visto, scontato e nel ma ne avevamo veramente bisogno?

meryl streep pero' non si tocca, e questo e' un dato di fatto


(...) Quando il figlio della dottoressa si mette con la paziente appena
divorziata (e di dieci anni piu' grande), la mamma chioccia e la strizzacervelli
libertaria si scontrano. Per contrappasso, la terapeuta si sente raccontare
come, dove e quante volte l'hanno fatto (piu' qualche trauma infantile che porta
alla scoperta tardiva dei cotton fioc). Poiche' questa e' l'unica idea di "Prime",
la dottoressa evita la deontologia professionale: "non possiamo continuare,
arrivederci". Tace, e abbozza. Sono le scene migliori, grazie a Meryl Streep. Ma
anche la bravissima, davanti all'assenza di sceneggiatura (e ancor prima di
trama, indecisa tra Woody Allen e la chick-lit), finisce per arrendersi. Uma
Thurman arranca da subito: davanti al mostro sacro, non ha un decimo del
coraggio (e neanche la luce negli occhi) che aveva in "Kill Bill". (...)

[Autore: Mariarosa Mancuso - Testata: Il Foglio]

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